La prima metà del Novecento, da un punto di vista artistico, fu caratterizzato da diversi movimenti di avanguardia. Le visioni spesso diametralmente opposte di questi, davano comunque forza e energia alla ricerca artistica.
Tra di essi, alcuni tendevano a una semplificazione grafica delle forme, all’esasperazione delle linee, donando ai loro lavori un aspetto meccanico e, spesso, sottilmente inquietante. Le opere di cubisti, futuristi, espressionisti, dadaisti – anche se con modi e fini differenti – contenevano frequentemente questi elementi.
Accadeva anche che questa tendenza incontrasse le arti sceniche. Nel cabaret, per esempio, si riscontra nella parodia delle Tiller Girls di Grit e Ina van Elben, nei burattini creati da George Grosz e John Heartfield per lo spettacolo Einfach klassisch! di Walter Mehring, nelle scenografie usate per l’esibizione dal vivo del brano O Mond! cantato da Blandine Ebinger.
Oskar Schlemmer, pittore, scultore e designer legato al Bauhaus, creò il Triadische Ballett proprio andando nella direzione del rigore grafico, trasformando i ballerini in forme geometriche. La caratteristica razionale del Balletto Triadico era anche nella matematicità della sua struttura: 3 ballerini che interpretavano 3 atti, composti da 12 quadri, con l’ausilio di 18 costumi. Ispirandosi ai movimenti di burattini e marionette, Schlemmer creò una coreografia stilizzata e astratta, destinata a influenzare la danza nei decenni successivi.
Il teatro di figura ispirò anche le fattezze dei personaggi, composti da sfere e poliedri, nei quali gli elementi umani erano ridotti al minimo, e comunque scientemente nascosti nei costumi e nel trucco.
Musicato da Paul Hindemith, il balletto debuttò a Stoccarda il 30 settembre 1922, proseguendo le rappresentazioni europee per dieci anni nella sua produzione originale, per poi essere riproposto anche in tempi recenti.
A questo progetto, Oskar Schlemmer ne fece seguire altri di tono simile, come Das figurale Kabinett.
Nel 1970, Marianne Hasting, Franz Schömbs e Georg Verden diressero un cortometraggio registrato in studio con l’intero balletto e la ricostruzione dei costumi dell’epoca. Lo trovate qui >>
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